Spesso sentiamo dire alle persone: , "non so far valere le mie opinioni", "non sono in grado", "non mi piaccio", "non ci provo tanto non ci riuscirei", "mi sento inferiore", ""se avessi più autostima". Quanta sofferenza e quante rinunce dietro a queste affermazioni! La mancanza di autostima non ci fa osare, ci fa accettare passivamente situazioni che non ci soddisfano o non ci rispecchiano, ci fa portare l'attenzione prevalentemente sui nostri errori dimenticando i successi.
Ma cosa è questa autostima?
L’autostima è la valutazione che un individuo fa di se stesso: “cosa penso di me? (come mi percepisco, quali pensieri ho su me stesso e sui miei comportamenti, quali emozioni provo).
La valutazione di sé può essere positiva o negativa e influenzare il modo di comportarsi nell’ambito lavorativo, scolastico, relazionale sportivo, degli interessi, la consapevolezza di poter raggiungere obiettivi, il tono dell’umore. Un difetto fisico percepito e/o non accettato può condizionare le relazioni, così il non sentirsi capace.
Lo sguardo che rivolgiamo a noi stessi e il giudizio che ne deriva condizionano il nostro equilibrio psicologico. Ecco perché è importante riconoscere le nostre risorse personali per apprezzarle ed impiegarle al meglio, come pure le nostre carenze e limiti per accettarli con serenità e superarli quando è possibile.
Se noi non ci valutiamo per quello che veramente valiamo, se non riconosciamo ed apprezziamo i nostri talenti e qualità e non accettiamo i nostri limiti, saremo facile preda dell’insicurezza e della sfiducia in noi stessi; ci riuscirà difficile affrontare e superare i problemi della vita quotidiana, anche se all’altezza delle nostre capacità; d’altra parte il rischio di una sopravvalutazione sarà di avventurarsi in imprese superiori alle proprie forze.
Per sviluppare l’autostima dobbiamo fare una distinzione tra persona e comportamento, separare l’essere dal fare. Avere un comportamento sbagliato, un risultato sbagliato, non significa essere sbagliati. Noi siamo molto di più dei nostri comportamenti. Fare degli sbagli è normale, fa parte del processo di apprendimento. Quando ci permettiamo di non essere perfetti e di poter sbagliare, senza mettere in dubbio il nostro valore come esseri umani, allora possiamo progredire.
Prestiamo ascolto a ciò che siamo, a ciò che proviamo e a ciò che desideriamo, senza giudizi, con amorevole accettazione, iniziamo ad esprimerci e ad agire senza l'eccessivo timore degli errori, consentiamo allo splendido fiore che siamo di sbocciare, prendendocene cura ogni giorno con attenzione. Iniziamo a cantare, ballare, correre, scrivere, esprimere la nostra arte, qualunque sia, non tarpiamoci le ali perchè ci diciamo che non siamo abbastanza, con la scusa di non iniziare mai. E' ora di spiccare il volo!