Autostima - Psicologa-psicoterapeuta dott.ssa Stefania Fontaneto

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Autostima

Approfondimenti


"Tutto ciò che puoi fare o sognare di poter fare incomincialo.
Il coraggio ha in sé genio, potere e magia.
Incomincialo adesso!”
Goethe





Il successo non è definitivo, l’insuccesso non è fatale:
ciò che conta è il coraggio di andare avanti”
Sir Winson Churchill

    
Ho stima di me, mi rispetto, mi accetto per come sono? Sono abitualmente soddisfatto o insoddisfatto di me stesso?

Riconosco le mie qualità e i miei successi? Mi valuto per ciò che valgo o mi sottovaluto?

Accetto serenamente i miei errori, limiti, insuccessi? Mi perdono? Ho sufficiente cura di me? Cosa provo guardandomi allo specchio?

Sono capace di difendere i miei diritti senza violare quelli degli altri?


    
Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una gallina.
L’aquilotto nacque insieme alle covate di pulcini e crebbe con loro.
Per tutta la vita l’aquila fece ciò che facevano i polli, credendo di essere un pollo.
Rozzolava in cerca di vermi e insetti. Chiocciava e faceva coccodè.
E agitava le ali alzandosi di poco da terra come i polli.
Dopotutto è così che vola una gallina, no?
Gli anni passarono e l’aquila divenne molto vecchia.
Un giorno vide molto alto sopra di lei, nel cielo limpido, un magnifico uccello,
che fluttuava maestoso e pieno di grazia tra le forti correnti dei venti
e che batteva solo di tanto in tanto le sue possenti ali dorate.
La vecchia aquila lo osservò piena di reverenziale timore. “Chi è quello?” chiese al suo vicino.
E’ l’aquila, la regina degli uccelli”, il vicino rispose,
“ma non ci pensare. Tu ed io siamo diversi da lei”.
Così l’aquila non ci pensò più. Morì pensando di essere una gallina.
A.De Mello

I tre pilastri dell’autostima:

amore di sé : volersi bene, con pregi e difetti, rispettarsi, amore incondizionato, che non dipende dalle nostre prestazioni, sentirsi degni di amore e rispetto malgrado limiti e sconfitte.

visione di sé : come ci si percepisce, valutazione di sé e delle proprie capacità

fiducia in se stessi: agire senza eccessivi timori di insuccessi e del giudizio altrui, darsi degli obiettivi ed inizare a realizzarli


Spesso sentiamo dire alle persone: , "non so far valere le mie opinioni", "non sono in grado", "non mi piaccio", "non ci provo tanto non ci riuscirei", "mi sento inferiore", ""se avessi più autostima". Quanta sofferenza e quante rinunce dietro a queste affermazioni!  La mancanza di autostima non ci fa osare, ci fa accettare passivamente situazioni che non ci soddisfano o non ci rispecchiano, ci fa portare l'attenzione prevalentemente sui nostri errori dimenticando i successi.
Ma cosa è questa autostima?
L’autostima è la valutazione che un individuo fa di se stesso: “cosa penso di me? (come mi percepisco, quali pensieri ho su me stesso e sui miei comportamenti, quali emozioni provo).  
La valutazione di sé può essere positiva o negativa e influenzare il modo di comportarsi nell’ambito lavorativo, scolastico, relazionale  sportivo, degli interessi, la consapevolezza di poter raggiungere obiettivi, il tono dell’umore. Un difetto fisico percepito e/o non accettato può condizionare le relazioni, così il non sentirsi capace.
Lo sguardo che rivolgiamo a noi stessi e il giudizio che ne deriva condizionano il nostro equilibrio psicologico. Ecco perché è importante riconoscere le nostre risorse personali per apprezzarle ed impiegarle al meglio, come pure le nostre carenze e limiti per accettarli con serenità e superarli quando è possibile.
Se noi non ci valutiamo per quello che veramente valiamo, se non riconosciamo ed apprezziamo i nostri talenti e qualità e non accettiamo i nostri limiti, saremo facile preda dell’insicurezza e della sfiducia in noi stessi; ci riuscirà difficile affrontare e superare i problemi della vita quotidiana, anche se all’altezza delle nostre capacità; d’altra parte il rischio di una sopravvalutazione sarà di avventurarsi in imprese superiori alle proprie forze.
Per sviluppare l’autostima dobbiamo fare una distinzione tra persona e comportamento, separare l’essere dal fare. Avere un comportamento sbagliato, un risultato sbagliato, non significa essere sbagliati. Noi siamo molto di più dei nostri comportamenti. Fare degli sbagli è normale, fa parte del processo di apprendimento. Quando ci permettiamo di non essere perfetti e di poter sbagliare, senza mettere in dubbio il nostro valore come esseri umani, allora possiamo progredire.  

 
Prestiamo ascolto a ciò che siamo, a ciò che proviamo e a ciò che desideriamo, senza giudizi, con amorevole accettazione, iniziamo ad esprimerci e ad agire senza l'eccessivo timore degli errori, consentiamo allo splendido fiore che siamo di sbocciare, prendendocene cura ogni giorno con attenzione. Iniziamo a cantare, ballare, correre, scrivere, esprimere la nostra arte, qualunque sia, non tarpiamoci le ali perchè ci diciamo che non siamo abbastanza, con la scusa di non iniziare mai. E' ora di spiccare il volo!

 






 
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